7 Luglio – Matterhorn X Trail 55
Andrew all'arrivo della Cervino X Trail 55
Cervinia, venerdì 6 luglio. 14°C in pieno pomeriggio. Ventoso con qualche gocciolina gelida.
Le previsioni per domani sono comunque ottime: sole, caldo e cielo sgombro da nubi! E così sarà.
Non ho fatto i conti però dell’escursione termica della sera… mangiare nel tendone a 10°C, il giorno prima della gara… sarà una severa punizione!
Sveglia alle 3:45 - Colazione e via, verso il ritrovo. L’intestino mi sussurra qualcosa. Lo ignoro (sarà la tensione).
Ore 5:00 – Il Cervino è uno splendore! Il cielo inizia a risaltarne la tipica sagoma, e le frontali sparpagliate lungo le vie d’ascesa testimoniano che non siamo i soli ad essere già svegli.
Ore 6:00 – Finalmente SI PARTE! Il percorso è variato rispetto lo scorso anno a causa delle abbondanti nevicate che hanno reso inagibili parecchi sentieri. Tuttavia gli organizzatori hanno saputo ritagliare alternative altrettanto suggestive fino a comporre i 55km e 3600m D+ dichiarati!
Parto bene, resto nei primi 10.. si sale verso “sua maestà”, guida il gruppo Luca Carrara... dopo 10 minuti non lo vedo più. Alla prima discesa… di nuovo le mie budella in agitazione… capisco che non sarà facile oggi. E infatti avrò modo di guardami in giro (parecchie volte), più che altro per scovare qualche cespuglio o riparo… tralascio i dettagli (bellissima l’espressione delle volontarie al primo ristoro: “acqua, coca, sali? – No, grazie, fazzoletti?”).
“Fortunatamente” la gara è lunga… c’è tempo per recuperare! E che spettacolo. Il sole inizia a scaldare (son passate 4h) e posso mollare i guantini. Il Plateau Rosa si illumina come di luce propria. Pesto neve, ghiaccio, roccia e terra! Al terzo ristoro mi ero prefissato di bere abbondantemente, quello successivo dista 10km.
Sono piuttosto roverso, bevo giusto un sorsino a forza (strategia saltata)!
Dopo 2 minuti, sete del demonio e scolo la borraccia. Alèè!
Inizia il count-down verso il prossimo ristoro… recupero un paio di posizioni (dovrei essere nei 13) e mi butto verso la lunga discesa che porta al 32° km, verso Servaz.
Se non fossi così secco, avrei la bava alla bocca… trovo 2 volontari e riesco a sbiasciare giusto “ristoro?” – “si, qui sotto”… vai a tutta!
Ne trovo altri 2, mi guidano a destra, poi sinistra, poi giù e poi su… SU? Come SU?
Mentre salgo osservo la cartina del pettorale… c’è qualcosa che non va, prima di salire avrei dovuto trovare il ristoro? Eppure ci sono i segnali… continuo 5 minuti e poi mi fermo: non essendo nuovo a improvvisare percorsi alternativi, chiamo l’organizzatore. Le sento su, di tutti i colori. Pensa che mi sono perso.
Nel mentre, arrivano altri 2 che avevo passato 10 minuti fa: “è giusto?” - “si” – “il ristoro?” – “era un po’ nascosto, non ti hanno chiamato?” – “[CENSORED]”. Di tornare indietro non se ne parla, amen!
Se prima avevo sete… mancano altri 8km prima del prossimo. Strizzerei delle cacche di elefante alla Bear Grylls. Sento un fiume… sarà un’allucinazione? Passano i km.. finalmente una fontana… mi ci butto di testa.
Poi commetto un grave errore: l’acqua è gelata, ma bevo fino a sazietà… apocalisse.
Nonostante tutto riesco a tenere il mio passo e correre nei tratti corribili, arrivando all’ultimo check-point. Da qui, altri 10km… tutti sotto il sole che ora morde e graffia! Non so come, ho ancora le energie per correre dove possibile e zompettare gli ultimi 700md+, fino al tratto finale che riporta in paese.
Passo il ponte che collega la valle a Cervinia e mi involo sulla carrozzabile!
Mi affianca la mia dolce metà, tutta felice di vedermi, e mi accompagna di corsa fino al traguardo… poi d’un tratto si ricorda di aver abbandonato il nano chissà dove e scappa a recuperarlo!
Pacche sulle spalle, complimenti e interviste (e son arrivato 13°, al primo cos’hanno fatto?).
Concludo i 55km in 8h04’19”, in 13^ posizione.
La competizione la vince Luca Carrara in 6h37’54” dopo un bel duello con Gianluca Caimi, giunto soli 3 minuti dopo. Chiude il podio Daniele Fornoni.
Grandissima prova anche per Cecilia Pedroni che arriva 7^ assoluta in 7h36’48”.