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22 settembre - ZacUP, la Skyrace del Grignone

Sergio Bernasconi al passaggio del Grignone (Foto SportdiMontagna.com)Sergio Bernasconi al passaggio del Grignone (Foto SportdiMontagna.com)

Nella vita può succedere che da un evento triste, la morte di Andrea Zaccagni, corridore nonché alpinista, deceduto durante una scalata sul Cervino, nasca, su idea del fratello Alberto, un grande avvenimento, una corsa sul Grignone per ricordare Andrea e per far continuare una tradizione, “Lo Scaccabarozzi” che per motivi organizzativi si era deciso di togliere dal calendario gare.
La Grigna, montagna imponente, che domina tutto il Lario, con i suoi 2410 m, non poteva rimanere orfana di una Skyrace, ed ecco la nascita della “ZacUP”, merito di una moltitudine di persone che amano la montagna, le corse ed hanno tanta voglia di darsi da fare per mantenere vivo uno sport che sta prendendo piede in tutta Italia e nel resto del mondo, lo Skyrunning.
A noi FALCHI, ci viene chiesto di dare un contributo a livello organizzativo, siamo naturalmente disponibili a rendere vivo un bel progetto che ci affascina, ci divideremo un determinato numero di persone a stare sul percorso, come controllo passaggi atleti, ed altri che si vogliono cimentare a partecipare a questa splendida gara.

Il percorso non lo conosciamo e decidiamo di fare una ricognizione in una domenica soleggiata tanto per renderci conto a che cosa si va incontro in caso si decidesse di correre.
Prendono parte all’escursione 5 Falchi, il sottoscritto (Sergio), Richy, Mauro, Alessio ed Andrea.
Percorriamo l’intera salita, c’è la prendiamo comoda, non avevamo mai percorso la zona che porta dal Rifugio Riva al Rifugio Bogani, rimaniamo entusiasti dall’ ambiente selvaggio, il canalone per raggiungere il Passo Zapel con catene fisse e qualche traversino, tecnico e duro, poi sassoso stile dolomitico, si scollina e si cambia morfologia, prati e pineta verdeggiante, fino al Bogani, da lì alla cima si riprende con assenza di vegetazione, sassi e catene fino al Brioschi, da qui inizia la discesa prima tecnica su roccette poi su prati con continue curve fino al Pialeral, si scende lungo un bosco con continui cambi di direzione poi gli ultimi km agevoli lungo prati.
Finita la ricognizione ho già preso la mia decisione, alla gara partecipo di sicuro.
Anche gli altri sono tutti rimasti stupiti in modo positivo dal tracciato.

Alla gara partecipano 380 atleti, più del tetto massimo d’iscrizione, un buonissimo segno per essere la prima edizione e per un percorso selettivo.
Vince Franco Sancassani, ex canottiere olimpico, che rema forte anche in montagna, seguito da Gotti e Gil Pintarelli. In campo femminile sbaraglia la concorrenza una premanese, Chiara Gianola, seguita da Chiara Fumagalli dei Bocia di Verano Brianza, sempre più a suo agio nelle gare lunghe.
Si comportano bene i nostri pezzi forti, Capitan Carlo Ratti ed Enrico Ardesi, concludono sesto e settimo, la classe d’altronde non è acqua come si suol dire, terreno tecnico o meno se uno è forte è forte. Scollina bene Eros Radaelli poi ha dei crampi in discesa e perde posizioni, negli ultimi km fatica non poco ma ci può stare in una gara cosi lunga.
Nei miei limiti faccio una buona gara, arrivo 55 esimo, son contento della mia prestazione.
Dietro di me Richy, Eros, Alessio ed il Pizza.

Il clima è di una festa in generale, l’organizzazione ha superato benissimo l’impatto del battesimo gara, tutto fila liscio e perfetto, anche i massaggi post gara sono un sano beneficio alle gambe martoriate dal saliscendi generale.
Pranzo spettacolare, tutti insieme campioni e non , a degustare le prelibatezze della Valsassina.
Sul percorso tanta gente ad incitare i corridori del cielo, alcuni trekker stupefatti dagli atleti che riescono a correre dove di solito si cammina e a fatica, perfino i ristori generosi ed abbondanti.
Se devo dare un voto da 1 a 10 opto sicuramente per un bel 10.

Bernasconi Sergio
Falchi Lecco

Classifica
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