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GIGLIOTRAIL 2019

#GiglioTrail2019
#GiglioTrail2019

Tutto riparte da una telefonata del Sandro Morganti una sera di novembre, forse dicembre: “Teh alura, se fem co’sto Giglio, te se drè ad organizzà???”. “Eh Sandro, è un po’ prestino ma inizio a muovermi dai, tu e la Luigina allora ci siete sicuri?”. “Certo! E anche la Franci, che go de passà il testimone, me so vech”.

Formula vincente non si cambia, ma si trasforma: quest’anno tutti in Hotel con mezza pensione, almeno il gruppo è più gruppo!
Non troppo fortunati con il tempo ma i Falchi non si perdono d’animo ed impegnano la prima mezza giornata al bar della spiaggia ad inaugurare l’arrivo sull’isola a suon di calici di prosecco… e la scelta sembra premiare perché appena dopo pranzo il sole splende nel cielo limpido! Alcuni azzardano addirittura un bagnetto nel mare che risulta essere più simile alle pozze in Val Masino: GELATO!

A seguire si decide di rientrare in hotel, riposino, doccetta e via pronti per il briefing a Castello e ritiro pettorali. La stanchezza, il prosecco e la scombinatezza ci portano a salire a Castello tutti spaiati e a creare un marasma assurdo al ritiro pettorali con dati mancanti da fornire, liberatorie da firmare e informazioni da chiedere, ma ormai il buon Sergio Costanzo, l’organizzatore, ci vuole bene e pazienta in tutto questo falchetto-caos.
Seguirà cenetta in hotel ad hoc per gli sportivi e menù a scelta per gli altri e via a dormire che l’indomani, l’alzataccia incombe.

Ore 6 sveglia, 6.15 colazione, 6.30 prima partenza con pullmino Kapriol verso Campese, 7.15 seconda partenza, siamo obbligati a suddividere in due viaggi visto che i runners son ben 22! RITMI SERRATI.
Foto di rito e pronti al via, lo speaker che ormai ci conosce bene ogni tre parole dice “Falchi” ed inneggia le nostre gesta dell’anno scorso, ma non sa cosa li aspetta quest’anno…

Pronti, VIA! Io sono nella corta e devo vedermela con un Eros di rientro alle gare, un Luca Lafranconi in forma sempre crescente ed un ginocchio che non mi garantisce troppa confidenza nella corsa…q uindi la soluzione mi sembra ovvia: partire a bomba.
In 3, 2, 1 Paolino mi raggiunge appena il dislivello cresce e vengo tallonato stretto dal Barba e dallo Smilzo di Mandello che, appena il sentiero spiana un attimo, ingrana le ridotte e allunga con Paolino. Io rimango con Eros e Dendi, che nel frattempo ci raggiunge, a fare un singletrack per buona parte di salita, fino a quando ad Eros non parte l’embolo e pure lui si dilegua. Scollino in compagnia di Dendi e dopo un sorridente CINQUE ci separiamo, lui prosegue per la lunga e io prendo la discesa finale della corta. Il ginocchio purtroppo non mi dà confidenza per poter spingere e seppur vedo un Eros, pure lui con ginocchio malandato, non riesco a ricucire il margine tra di noi e chiudiamo rispettivamente 1° Lafra, 2° Eros e 3° Ugo.

E qui inizia la carrellata di arrivi Falchi con: Micaela che vince la gara corta al femminile, Elisa Invernizzi (falchetta ad honorem per l’occasione) che chiude quarta assoluta e prima di categoria.
Paolino vola verso l’arrivo in solitaria senza alcun affaticamento e abbassa il suo stesso record nella gara lunga di ben 20 minuti, Dendi 2°, Piloni 3°, Dritan 4°, Turro 5°, un grande Capitano Carlo Ratti di rientro alle gare 6° e Michelino 7°. Si scorge una tagliente ironia nello speaker che non sa più che pesci pigliare e l’organizzatore ci minaccia di ingaggiare qualche forte atleta per l’anno prossimo, fino a quando l’ultima sorpresa di giornata toglie definitivamente le parole di bocca a tutti: Federica sbuca sull’ultimo rettilineo verso il traguardo in prima posizione e prende la sua prima vittoria in una galoppata in solitaria intorno a tutta l’isola (gara lunga).

Top6 Falchi sulla lunga
Top6 Falchi nella lunga

Degne di nota anche le altre prestazioni dei falchetti sia sulla lunga che sulla corta: Michela Locatelli che in compagnia di Giona chiude soddisfatta la sua gare in maglia Falchi, Mariapia Franci (anche lei falchetta ad honorem) porta a casa la sua prima gara di corsa gasata e pronta per la prossima, Sara e Matteo con tanto di Alessia sulle spalle finiscono la loro cavalcata nella ludico-motoria soddisfatti del giro, Luca Mauri tallonato stretto da uno spumeggiante Biso chiudono alla grande la loro prestazione sulla lunga rientrando nelle prime 20 posizioni, Alessio, dolente per una scavigliata, riesce comunque ad arrivare nelle prime 25 posizioni ed infine un Davide Ghislanzoni chiude soddisfattissimo la sua prima gara lunga, contento di aver scelto questa distanza per i paesaggi che gli ha regalato. Ma non dimentichiamoci di un Sandro Morganti quasi emozionato da queste vittorie, una Luigina orgogliosa di tutti questi suoi falchetti e una Franci gasata e coinvolta al punto di dire: “Inizio pure io a correre!”.

Ovviamente degno di nota il terzo tempo al bar di fianco alle premiazioni, che ci porta a monopolizzare il podio con tanto di bicchiere alla mano, alla fine è pur sempre una vacanza, la gara è solo un’ottima scusa!
Un ringraziamento a Sandro Morganti è d’obbligo, che ha spinto tanto per organizzare e venire con noi al Giglio a sostenerci in gara e a condividere bellissimi momenti di risate e relax tutti insieme, uomo d’altri tempi, ricco di valori che purtroppo al giorno d’oggi son sempre più rari.
Per il prosieguo del racconto dovrete attendere la versione integrale nell’Almanacco 2019!
Ahimè, i miei genitori mi hanno fatto alto, pelato, bello, celiaco ed intelligente ma mi hanno privato del dono della sintesi! :D

Filippo Ugolini

Classica gara lunga
Classifica gara corta

Podio maschile della corta
Podio maschile della corta

Podio femminile della corta
Podio femminile della corta

Podio maschile della lunga
Podio maschile della lunga

Podio femminile della lunga
Podio femminile della lunga

Tavolata di gruppo!
Tavolata di gruppo!
#UgoSelfie