13 e 14 Ottobre - LimonXtreme: Vertical, 10k e Skyrace
Andrew, Paolino e Ricky - LimoneXtreme 2017
Limone Skyrunning Extreme: un evento spettacolare suddiviso in tre gare con tre differenti percorsi.
Si comincia venedì sera con il Vertical da 3,2 km e 1080m D+ che ha incoronato Philip Götsch & Christel Dewalle. Ai nastri non poteva mancare il nostro mitico Paolino Bonanomi che si è infilato tra i grandi nomi della specialità guadagnandosi un meritatissimo 21° posto.
Non contento, Bonanomi si ripresenta il giorno successivo per la gara da 10km e 1100 m D+ piazzandosi in 7^ posizione! Alè Paolinooo!
Vittora ex aequo per Marco Filosi e Alberto Vender in 51’31”, 3° gradino del podio per un fantastico Andrea Rota in 52’19!
In gara anche la nostra Alice Picco che chiude in 1h20' al 14esimo posto femminile.
Poco più tardi ha il via la gara regina del week-end Limonese, la Skyrace da 29km e 2580m D+.
Al via numerosi atleti da tutto il mondo, tra loro i super big Marco "Dega" De Gasperi, Jan Margarit, Daniel Antonioli, Pascal Egli e moltissimi altri. Tra le divise dei vari Team Salomon, Dynafit, Hoka si scorgono anche 2 divise fiammanti arancio/argento, che ricordano il 90° anniversario Kapriol, ovviamente parliamo dei Falchi di Lecco, Ricky Ghisla e Andrew Grilli.
Ecco di seguito il racconto proprio di Andrew:
È un momentaccio. I crampi sono ai blocchi di partenza, e attendono. Sembra di scendere dalla grignetta... ma non manca molto, mi pare.
Vedo Limone diventar sempre più grande, quand'ecco che un roboante tifo da stadio mi investe. Alice, Daniel, Paolino, Francesco e altri amici (sinceramente avendo gli occhi fissi sul percorso ne ho riconosciuti pochi) mi gasano da paura, scacciando dolori, stanchezza e crampi! Questo è doping!? Probabile, ma questo è il ricordo più vivo di oggi.
Riavvolgo il nastro.
Oggi e domani, gitone con la Family, insieme ai mitici Ricky & Ely (T.).
A Limone splende un sole caldo, che più caldo non si può per questo periodo! L'atmosfera è carica di adrenalina. Man mano che mi avvicino alla zona di partenza, gruppetti di runners procedono con il riscaldamento, nonostante manchino 2h e 30minuti. Dopo un cafferiello "salato", siamo pronti e gasati pure io e Rick.
Ai nastri cerchiamo di galleggiare nelle prime file... veniamo però inghiottiti da oltre 700 atleti provenienti da tutto il mondo. Mi ritrovo incastrato a metà della folla.
Al via, evito con agilità due fendenti e 4 affondi, i bastoncini volano a mezz'aria. Sembra la corrida. Gente che perde oggetti durante la folle rincorsa e non li rivedrà mai più.
Finalmente arriva la prima selezione: il salitone alla Cima Mughera è un muro di ghiaia. C'è chi scivola, chi si aggrappa a ciuffi d'erba, chi si prodiga in scalate impossibili... e c'è chi prega.
Il sole picchia duro, e c'è anche chi si arrende. Arriva la prima discesa dopo 1300 metri di vertical, e riesco a recuperare un po' di posizioni. Ogni salita è un muro, idem per le discese. Si sale e si scende... per tutta la gara. La tentazione di guardarsi intorno è alta, ma se inciampo finisco giù (qualche sbirciatina me la concedo comunque).
Raggiungo l'ultima cima, poi mi accorgerò presto che non corrisponde affatto all'ultima salita. Infatti la discesa finale è costellata di rampe "spezza gambe" che mietono vittime (sportivamente parlando) e raccolgo parecchi bolliti.
Sto bene, pigio il gas. Il fondo è tecnico e ogni balzo ora è costoso. Una ragazzetta mi passa in due salti e mi rendo conto che sono bollito pure io. Cerco di starle dietro ma si accendono tutte le "spie" di emergenza! L'ABS non funziona più. Gomme lisce. Controllo di trazione impazzito.
Tutto d'un tratto... un "ALEE FALCHI" mi sorprende (a momenti cado in terra) seguito da un boato di incitamenti! Il team Falchi & friends!!! Tutto mi aspettavo tranne questo! In terra "straniera" il tifo vale doppio (o d'oppio?).
La botta di adrenalina mi rigenera, permettendomi di recuperare ancora qualche posizione! Ignoro le spie e mi dirigo a grandi balzi verso il tratto finale, con il cuore a mille!
Accelero fino all'arrivo, dove mi attendono il mio piccolo con la sua mamy! Il finale a "tutta" mi ha spremuto ben bene e non mi reggo in piedi, ma basta un loro sguardo per ripigliarmi in un battibaleno! Crono finale 4h04'41" , 61° assoluto.
Mi pare di aver visto Ricky incitarmi pochi metri prima...? Pensando ad un'ottima prestazione di Rick, vengo aggiornato sul suo sfortunato inizio gara "indigesto", non era la sua giornata migliore e ha dovuto alzare bandiera bianca. Come lui anche molti altri si sono dovuti arrendere, come Daniel e diversi top runner, a dimostrazione che sono "umani" anche loro!
Alla prima salita, ho rimediato una bastonata sullo stinco da un simpatico moschettiere armato, ma guardando come sono arrivati altri concorrenti... non mi lamento affatto (chiedere alla prima donna)!
Andrew
Il primo a tagliare il traguardo, non poteva che essere il Dega, in 3h07’32”, inossidabile e inarrivabile!! Grazie a questo successo Marco si guadagna anche il titolo di campione mondiale del Migu Run Skyrunner® World Series. Nonostante i suoi 40 anni ha dimostrato di essere il numero uno mettendosi dietro un promettente Jan Margarit, 3h07'50", più o meno la metà dei suoi anni. Chiude il podio Stefan Knof 3h10’51”.
In campo femminile è l’orientista svedese Tove Alexandersson a battere tutte per poi crollare sfinita al traguardo. Tempo finale di 3h31’11” che le ha permesso di tenere dietro la tedesca Michelle Maier (3h43’03”) e l’olandese Ragna Debats (3h45’39”).