3 aprile 2016 - Sky del Canto
Enrico Noia prima del via della Sky del Canto
Domenica sveglia alle 5:45 per andare a Carvico, dove inizia ufficialmente la mia stagione delle Sky.
Arrivo presto e svolgo tutte le operazioni pre gara con calma, poi mi dirigo definitivamente al parco della partenza e lì incontro Taddeo. Scambiamo un po' di chiacchiere e intravediamo anche Antonella.
Arriva presto il momento della partenza, sono leggermente agitato ma meno del solito e questa cosa mi fa piacere.
Si parte e cerco di iniziare subito a risalire il gruppo, l'idea era quella di beccare delle posizioni in cui non avrei incontrato il classico blocco all'inizio del sentiero. Purtroppo quando si arriva al sentiero ci si ferma e si crea traffico. Sono quindi costretto a camminare per un tratto, poi appena la situazione si sblocca, mi impongo di correre e cercare di ritardare il più possibile la camminata. In parte ci riesco, ma poi arrivano dei pezzi più ripidi in cui sono costretto a camminare.
La prima salita però passa in fretta e inizio ad attaccare con decisione la prima discesa, abbastanza corta e non molto ripida. Tengo un buon ritmo e parte la seconda salita, abbastanza corta ma un po' più ripida, adesso sono in un gruppo dove molti corrono la salita quindi cerco di rimanere attaccato e cammino solo quando quello davanti a me cammina. La discesa successiva è lunga e tutta su ciottolato, molto impegnativa per le gambe, ma continuo ad andare giù deciso. Nel frattempo mi raggiunge Antonella e mi attacco a lei, finiamo la discesa e iniziamo la penultima salita. Andiamo su di buon ritmo e verso la fine della salita inizio a sentir partire un crampo al polpaccio quindi mi stacco e rallento.
Nella successiva discesa inizio a non essere più lucido. Sulla carta mancano ancora 3 km di salita e finita questa discesa, scopro che i 3 km sono molto molto ripidi e io sono ormai senza benzina. Piano piano vado su, anche molti vicino a me sono in crisi e si procede davvero piano. Finalmente quando questo calvario finisce, è tutta discesa fino all'arrivo, 2 km di discesa molto tecnica e ripida che però tra un crampetto e un dolore al ginocchio riesco a portare a termine senza troppi problemi, però dovendo camminare certi tratti.
Quando rientro nel parco grande sensazione di gioia, volevo stare intorno alle 3 ore e taglio il traguardo in 3 ore e 2 minuti. Certo se avessi retto il ritmo che avevo dall'inizio avrei chiuso con 20 minuti in meno, però vabbè sono comunque soddisfatto e soprattutto mi sono divertito.
Enrico Noia